XXX Seminario internazionale di progettazione Monte Carasso 8 - 21 luglio 2023
Fondatore: Luigi Snozzi
Docenti: Mario Ferrari / Giacomo Guidotti / Stefano Moor
Coordinatore: Michele Gaggetta
Invitato: Andrea Bassi
Ospiti: Patrick Bonzanigo / Mario Botta / Raffaele Cavadini / Götz Menzel / Nicola Navone / Adrian Kramp / Manuel Scholl
Il Seminario internazionale di progettazione di Monte Carasso è parte integrante del processo pianificatorio avviato da Luigi Snozzi nel 1979 per l’omonimo Comune, oggi quartiere di Bellinzona. Quest’anno sarà il Trentesimo anniversario del Seminario, traguardo che verrà celebrato in due distinti momenti.
Il primo prevede un’esposizione del fotografo francese Luc Boegly, a cui è stato chiesto di interpretare il lavoro compiuto da Snozzi a Monte Carasso. Si vuole per un verso documentare le trasformazioni di questo brano di territorio dopo l’analoga ricognizione compiuta nel 1996 da Gabriele Basilico, e per un altro introdurre uno sguardo diverso e tuttavia prossimo, per interessi e affinità, sull’opera di Snozzi.
A quest’esposizione seguirà, in un secondo tempo, un volume articolato attorno a tre testi: un’introduzione che illustri le premesse, gli obiettivi e gli sviluppi del Seminario; un saggio dedicato all’esperienza di Luigi Snozzi a Monte Carasso e, quindi, anche al Seminario; un dialogo sul ruolo della fotografia nella descrizione dello spazio e del territorio. I tre testi saranno accompagnati da una ricca selezione degli scatti di Boegly, che costituiranno il nucleo iconografico del volume.
Se in passato i partecipanti al corso hanno indagato temi d’interesse per lo sviluppo di Monte Carasso, dal 2013 il Seminario si occupa di un territorio più vasto affrontando un tema di stringente attualità: l’aggregazione dei Comuni del Bellinzonese, avvenuta nel 2017. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica così da promuovere un riordino territoriale attento all’insieme e al contempo rispettoso delle sin- gole specificità, affinché l’aggregazione non divenga un semplice atto politico-amministrativo. Si auspica che il processo di aggregazione della nuova Bellinzona inve- sta sufficienti risorse economiche, politiche e sociali di questa regione, a favore di una pianificazione territoriale condivisa ed aggregata. Una pianificazione che sappia (ri)mettere al centro del dibattito le questioni spaziali proprie dell’architettura.
Dopo avere proposto nel 2013 un masterplan ed enunciato i principi su cui si fonda, di anno in anno il Seminario approfondisce specifiche aree strategiche del comprensorio, verificando e se necessario modificando le ipotesi iniziali: assumere le montagne, veri e propri “parchi verticali”, come limiti trasversali della città; rico- noscere il parco fluviale come spina centrale che struttura, nella sua autonomia, l’intera agglomerazione; porre chiari limiti allo sviluppo longitudinale della città per contrastare l’occupazione illimitata della valle; bilanciare vuoti e pieni nel processo di densificazione urbana; introdurre spazi urbani orientati perpendicolarmente alla valle, per consentire alla città di viverne anche la dimen- sione trasversale e non più solo quella longitudinale.
Dal 2014 al 2022 sono stati affrontati vari temi con diversi contenuti pubblici e privati: la definizione delle porte nord e sud della città, la riqualifica di alcuni quartieri, la riorganizzazione del centro città da viale Stefano Franscini a viale Giuseppe Motta, il ridisegno degli spazi lungo l’asse ferroviario, la progettazione di uno degli interventi di rinaturazione del fiume Ticino in atto.
L’edizione 2023 del Seminario conferma la volontà di continuare la riflessione sullo sviluppo urbano della nuova Bellinzona. Durante le numerose edizioni passate il Seminario si è occupato della ridefinizione del rappor- to, dal potenziale ancora inespresso, tra i quartieri e i numerosi spazi liberi di sponda sinistra con il parco fluviale, immaginato come futura spina dorsale della città aggregata.
La XXX edizione si occuperà del tema spesso dimenticato, del rapporto dei comuni di sponda destra - da Gorduno a Sementina - con lo stesso parco. Tagliati dal fiume dall’ingombrante infrastruttura autostradale e dotati di spazi ridotti a ridosso della stessa, i comuni di sponda destra hanno, negli anni, girato la schiena al grande paesaggio collocando, in questa striscia di territorio, tutto ciò di cui la città si è voluta sbarazzare. Occupata da disordinate aree artigianali, estemporanei residui agricoli, e inaccessibili quartieri residenziali murati da orribili protezioni foniche, questa fascia di territorio, a discapito della sua potenziale bellezza paesaggistica, appare oggi come un non luogo difficilmente permeabile e incapace di instaurare un nuovo e qualitativo rapporto con il parco fluviale.
La recente costruzione di numerose passerelle pedonali sembra essere un primo tentativo di collegare le due sponde del fiume, le due parti della città: una speranza di riscatto per la sponda dei dimenticati.
Sarà dunque compito del Seminario riflettere su questo tema cercando di ridefinire il limite/rapporto tra spazio abitato e infrastruttura nel rispetto del forte carattere multifunzionale che l’area in questione ha assunto, a suo malgrado, negli anni.
Il Seminario avrà il carattere di atelier di progettazione e sarà seguito dai docenti con il contributo di architetti ed esperti esterni. Nel corso degli anni sono intervenuti architetti di levatura internazionale quali Michele Arnaboldi, Raffaele Cavadini, Pierre-Alain Croset, Aurelio Galfetti, Mario Botta, Eduardo Souto de Moura, Livio Vacchini, Esteve Bonell, Gonçalo Byrne, Bernard Huet, Alvaro Siza, Roberto Masiero, Francesco Venezia, Paulo Mendes da Rocha, Silvia Gmür, Henri Ciriani, Pierre Fauroux, Guillermo Vasquez Consuegra, Angelo Bucci, Vittorio Gregotti, Marco Ortalli, Manuel Aires Mateus, João Luis Carrilho da Graça, José María Sánchez García, Gloria Cabral (Gabinete de Arquitectura), José Ignacio Linazasoro, Jan e Pascale Richter, Bernard Quirot, lo storico Alessandro Fonti e il fotografo Gabriele Basilico.
Quest’anno, per la conferenza pubblica finale, il Seminario ha l’onore di ricevere l’architetto Andrea Bassi. La conferenza avrà luogo nella serata di giovedì 20 luglio 2023 e si svolgerà all’aperto nella suggestiva cornice dell’antico convento delle Agostiniane.
Al termine del Seminario il corpo insegnante con l’aiuto degli invitati Mario Botta, Raffaele Cavadini e Andrea Bassi discuterà i progetti elaborati dai partecipanti in una critica finale pubblica.